Che bomba, il bikini! Nato sotto il segno del Cancro (il 5 luglio), l’intimo da bagno slip più reggiseno abbastanza striminziti da 75 anni è il grande protagonista dell’estate.
Perché si chiama così?
Il suo nome è bikini, perché è stato esplosivo come l’omonimo atollo delle Isole Marshall bombardato dal 1946 al 1958 durante gli esperimenti nucleari americani.
Dopo il boom degli esordi che ha messo a dura prova la mentalità conservatrice, nei decenni successivi con la sua carica sexy è riuscito a farsi largo sulle spiagge assolate di tutto il mondo rompendo i tabù e diventando un manifesto pop per tutte le generazioni, di cui ha saputo interpretare benissimo le tendenze.
Per esempio, se negli anni Settanta si è ridotto ai pochi centimetri di stoffa del reggiseno a triangolo e dello slip con i laccetti, come espressione di una liberazione dei costumi in linea con i tempi, negli anni Ottanta diventa la coppia dal mood atletico reggiseno a fascia e slip alto e sgambato per esaltare i muscoli plasmati dall’aerobica.
E oggi?
Via libera a tutti i modelli, da quello stile pin-up anni Cinquanta con lo slip alto in vita e il reggiseno strutturato fino al costume da bagno anni Novanta alla brasiliana con il tanga e il micro-triangolo giusto per coprire l’essenziale.
A noi della redazione piace soprattutto la versione Seventies, che meglio rispecchia la corrente #bodypositive di oggi.
Sì, secondo noi il bikini in formato ridotto è il beach pass o il pool pass per tutte le donne, per tutte le età, per tutte le forme e per tutte le taglie. (Se volete unirvi ai nostri beach e pool party, mandateci una vostra foto in bikini).









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